Una ragionevole felicità
Ritratti di Leandro e Famiglia
Crediti
di e con Silvia Frasson
produzione rumorBianc(o)
in collaborazione con Famiglia Nuova
La trama
La pièce racconta gli anni della grande piaga sociale, dove il buco nero nel quale cadevano le anime e i corpi troppo spesso combaciava con i buchi sulla pelle. Menti astratte, disperse, giovani in fuga sull’orlo dell’abisso e una figura forte, ferma, sicura, accogliente, amorevole, quella di Leandro Rossi, prima affermato teologo poi parroco degli ultimi. Una mente capace e sensibile la sua, dove brillava la scintilla di Dio, del Dio di tutti, dei ricchi e dei poveri, degli ultimi, dei diseredati, dei malati terminali, degli omosessuali, di coloro che hanno, per sfortuna o per volontà, sbagliato ma che sono degni di amore e di avere in questa vita una possibilità di riscatto. Saranno coinvolte per la diffusione delle informazioni e per il dibattito post spettacolo diverse associazioni che operano sul territorio fra le quali: Arci ragazzi; Csapsa educativa di strada; C.D.I. Valsamoggia; le parrocchie del territorio; i centri giovanili e la consulta giovani.
le foto
stampa e commenti
“Silvia Frasson è un’attrice-focolare attorno a cui si raduna chi vuole imparare lo stupore”
Matteo Brighenti | Doppio Zero
““La Frasson non racconta una storia: lei è la storia. La incarna, le dà voce e consistenza, la sente fin dalle corde più profonde e la trasmette con intensità di scoppio che impregna l’aria e si appropria dell’ambiente”
Michela Di Michele | Persinsala Teatro
“La Frasson sincronizza i battiti dei personaggi con quelli degli spettatori”
Mattia Aloi | Scenario
Programmazione
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